RAVELLO

Ravello è sicuramente una delle mete più suggestive e romantiche scelte dai turisti che ogni anno visitano la provincia di Salerno.
Il Comune di Ravello è famoso in tutto il mondo come Città della Musica, sede di due importantissimi eventi musicali: il Ravello Festival e i concerti di musica da Camera (Chamber Music on the Amalfi Coast). In particolare il primo, propone ogni estate, con un tema diverso, un fitto programma di appuntamenti di musica, danza, cinema, mostre.
Ravello è infatti un luogo incantevole che affascinò tantissimi artisti, tra i quali il compositore Richard Wagner, che dinanzi a tale bellezza, fu ispirato per la composizione del Parsifal.

Storia di Ravello

Sorta nel VI secolo, intorno all’anno Mille venne popolata da un gruppo di nobili della Repubblica marinara di Amalfi, ribellatisi all’autorità del doge. Ravello fu scelta perché sorge su una posizione ben difendibile, sull’alto di un contrafforte che separa il vallone del torrente Dragone da quello del Reginna, alle pendici meridionali dei monti Lattari, a strapiombo sul mare. La città divenne rapidamente prospera, in particolare grazie ad una fiorente filatoria della lana anticamente detta “Celendra” che il 23 aprile del 1292 il re Carlo II d’Angiò concesse al vescovo Giovanni Allegri, alla provvida agricoltura ed agli intensi scambi commerciali intrattenuti sulle rotte del Mediterraneo, soprattutto con le genti arabe e bizantine. Già elevata a sede vescovile nel 1086, nel corso del secolo successivo si confermò autentica potenza: basti dire che contava già 30.000 abitanti. Nel 1137 Bernardo da Chiaravalle definiva la città “antichissima, munitissima ed inespugnabile, oltre che opulentissima, tanto bella che si può facilmente annoverare tra le prime e nobili città”.

La storia di Ravello si svolse in stretta connessione con quella di Amalfi. Il declino economico e politico ebbe inizio in epoca normanna e divenne drammatico nel corso del Seicento. Perduta la floridezza economica, Ravello ebbe solo tutto il resto, vale a dire tutto ciò che al giorno d’oggi v’è di più apprezzabile: un sito naturalisticamente incomparabile e le meraviglie architettoniche ed artistiche realizzate nei secoli dello splendore.